Un Gilardino furioso accende la vigilia di Salernitana-Genoa

Coperta cortissima anche in Campania: questa rosa sta veramente facendo i salti mortali. Nel pre-partita l’allenatore sottolinea le precarie condizioni del campo di allenamento, puntualizzando sul mercato:  “La società deve dare velocemente una mano alla squadra e a me”

Foto Tano Press Genoa Cfc

GENOVA – E’ un Gilardino che non le manda a dire, che gioca totalmente in attacco, quello che si presenta nella conferenza stampa pre-partita appena prima della trasferta di Salerno. Rosa ridotta all’osso, rinforzi che tardano ad arrivare a fronte di ben 5 partenze, campo d’allenamento non all’altezza e un mercato di snervante attesa sono i temi che accendono la vigilia di una partita decisamente complicata.

“E’ stata – attacca l’allenatore – una settimana paradossale e surreale per qualche infortunio di troppo. Il campo d’allenamento è un problema reale ed effettivo. Se uno s’infortuna per uno scontro è una cosa, ma se, o si pattina come su un lago ghiacciato e se piove per 5 minuti non ci si può più allenare, diventa veramente dura preparare le partite. In questi giorni ci siamo allenati con 8-9 giocatori della Primavera. So che questa squadra nelle difficoltà ha sempre saputo sia soffrire sia stupire, bisognerà chiedere ai ragazzi uno sforzo in più nella partita di Salerno”.

IL MERCATO – Gilardino aggiunge: “Mi aspetto delle risposte da parte della società  perché c’è una necessità oggettiva di colmare alcune lacune. Devono essere veloci e rapidi già dalla prossima settimana a intervenire. E’ un dato di fatto, non mi aspettavo di arrivare a una situazione del genere”.

“La partita di Salerno? Probabile che Spence partirà dal primo minuto. Bohinen ha caratteristiche importanti, ma lo vedremo tra due-tre settimane. Siamo sicuramente in emergenza, però una volta ancora confido in chi scenderà in campo. Fino a quando avrò una goccia di sangue e di sudore, la darò ai miei ragazzi. Il rinnovo del mio contratto? In questo momento non è nei miei primi pensieri. Il futuro dovrà essere molto chiaro, non solo da parte mia. Ma ci sarà tempo per parlarne”.

DIFESA – Scelte praticamente obbligate. Martinez in porta. De Winter è squalificato, del sostituto di Dragusin a Pegli ancora non c’è traccia. Riepilogando: Bani al centro, Vogliacco a destra e Vasquez a sinistra.

CENTROCAMPO – Badelj, al centro di uno stato di forma davvero entusiasmante, pronto a guidare i compagni. Al suo fianco, rientrerà titolare Frendrup, probabilmente dirottato a destra, perchè anche Sabelli alla vigilia è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un infortunio. Considerata la settimana problematica di Haps e di Martin, Spence è pronto al debutto e da titolare. Senz’altro a sinistra. L’ultima maglia va a un Malinovskyi titolare fisso dopo le ultime partite di robusti significati. Da capire quali saranno le sue linee di corsa e quali soprattutto le zone da presidiare. Zona centrale completata dal rientrante Strootman: ingresso certo, considerata una coperta cortissima allungata da un Thorsby però al rientro dopo quasi un mese. Con un Bohinen che potremo vedere soltanto da febbraio.

ATTACCO – Gudmundsson e Retegui. Stop. Senza possibilità di voli di fantasia, anche perché Messias non è partito per Salerno. Possibilità per Ekuban, all’occorrenza, ma soltanto per una manciata di minuti. Oggi Kaleb non può garantire di più.

GENOA – Probabile formazione (3-5-2): Martinez; Vogliacco, Bani, Vasquez; Frendrup, Malinovskyi, Badelj, Strootman, Spence; Gudmundsson, Retegui.