Stazione Genoa: chi può partire e chi invece resterà

Il Grifone e una sessione da affrontare con un vincolo su tutti: spese e ricavi alla fine dovranno compensarsi. Questo ridurrà le operazioni in entrambe le direzioni. Nessuna rivoluzione, all’orizzonte movimenti col contagocce. Per Puscas, Hefti e Jagiello cessione (in prestito) in vista, ma dipenderà dalla serietà delle richieste. Per Galdames (in scadenza) la partenza potrebbe essere definitiva. Anche Kutlu, Thorsby e Martin trovano poco spazio ma resteranno almeno fino a giugno. Conferma sicura invece per Ekuban e Matturro

Foto Tano Press Genoa Cfc

GENOVA – Gennaio dietro l’angolo. E, con esso, il tanto inflazionato mercato di riparazione: il 2 è il primo giorno in cui si possono depositare i contratti in Lega. Chiusura prevista per il 31 alle ore 20.

CHIUDERE IN PAREGGIO – E il Genoa? Cosa bolle nel pentolone rossoblu? Una premessa: per due sessioni il club vivrà un mercato con alcuni paletti per i noti motivi della ristrutturazione del debito col fisco. Cioè: bisognerà chiudere quantomeno a zero, con un saldo in pareggio tra entrate e uscite.

Questo ridurrà i margini di manovra, creerà una sorta di gioco a incastro che, al di là delle indubbie capacità degli operatori del mercato rossoblu, fatalmente ridurrà le operazioni. Anche e soprattutto partendo dal presupposto che fuori da Villa Rostan certamente non c’è la fila per accaparrarsi quei giocatori fin qui poco o quasi per niente utilizzati da Gilardino.

NESSUN BIG IN VENDITA – Sono 9 i rossoblu attualmente in rosa su cui ci sono sottolineature più o meno marcate da fare. In questo elenco non compaiono i big che probabilmente animeranno la prossima sessione estiva: Gudmundsson, Dragusin e Frendrup su tutti. La società è stata lapidaria: a gennaio non partirà nessuno dei top player. E c’è da crederle.

IN 3 CON LA VALIGIA – In cima alla lista dei possibili partenti ci sono soprattutto Puscas, Hefti e Jagiello, per motivi diversi. Il romeno ha profondamente deluso, ha avute chances importanti, lasciando però clamorosamente a desiderare per non aver concretizzato palle gol che, da sole, avrebbero decisamente migliorato la classifica del Grifone. Gilardino stima Puscas, giocatore serio e professionalmente inattaccabile. Ma a Genova sembra aver fatto il suo tempo. Così, cambiare aria potrebbe rappresentare la miglior soluzione per tutti. Diversi i sondaggi, ma richieste vere e proprie per il momento ancora no. Anche se nel giro di poco dovrebbero arrivare sulla scrivania di Ottolini. Sembrano soprattutto lo Spezia e il Bari a bussare alla porta di Puscas: ripartire dalla serie B potrebbe essere una mossa di sblocco per la sua stagione.

Ed Hefti? Per lo svizzero i sondaggi riguardano soprattutto l’estero. Svizzera in primis, ma anche Belgio e Olanda. Silvan è lontano dal rendimento che aveva convinto tutti o quasi all’inizio della sua esperienza rossoblu. In questo campionato non è ancora riuscito a trovare un suo spazio e Gilardino forse non se la sente più di rinnovargli la fiducia. Anche per Hefti (6 presenze in campionato) vale il discorso fatto per Puscas: cambiare aria in questi casi, oltre a essere la soluzione più efficace, diventa una strada quasi obbligata. Perché l’alternativa è stare in panchina fino a giugno, con immaginabile deprezzamento che poi non farebbe il bene di nessuno.

Capitolo Jagiello (2 presenze in campionato): uno dei primissimi a rinnovare l’estate scorsa, il polacco quasi mai, anche a causa di qualche infortunio, ha avuto una vera e propria occasione di dimostrare il suo valore. Chiuso da diversi senatori e da colleghi con un rendimento davvero elevato, Filip arriva davanti a un bivio: rischio panchina fino a giugno oppure destinazione verso una piazza di B pronta a credere in lui. Si sta lavorando per la seconda strada, dove un ritorno al Brescia rappresenta un’ipotesi da valutare con attenzione.

Puscas ed Hefti hanno un contratto fino al 2026, Jagiello fino al 2025: nessuno, insomma, in scadenza. Per questo, la soluzione più probabile in tutti e 3 i casi sembra il prestito.

Galdames, invece, si libera a giugno. In questo caso, molto più facile trovare una squadra che gli rilevi un contratto ormai agli sgoccioli e gli proponga poi il rinnovo. Chiari i messaggi di Gilardino: Pablo, pur apprezzato e impiegato in Coppa Italia, in campionato non rientra nei piani. Come testimoniano le sole 2 presenze raccolte nelle prime 16 partite.

CHI NON SI MUOVERA’ – E ancora: Kutlu (6 presenze), Thorsby (11) e Martin (7). Arrivati in estate con robuste aspettative e, fin qui, mai protagonisti. Ma comunque tenuti in considerazione da Gilardino come prime alternative ai titolari. Salvo cataclismi di mercato, resteranno. Thorsby è in prestito dall’Union Berlin con obbligo di riscatto in caso di salvezza: una formula che nel breve concede margini di manovra molto ristretti. Martin è vincolato fino al 2026, mentre Kutlu è in prestito dal Galatasaray con diritto di riscatto. Resteranno al Genoa: punto.

Ekuban al Genoa si trova a proprio agio, anche se gli spazi finora, pure a causa di qualche infortunio, non sono stati tantissimi. Ekuban al Grifone si sente a casa, il feeling con l’ambiente è totale ed è per questo che una sua partenza non è oggi ipotizzabile. Al pari di Matturro, che non sembra contrariato per lo scarso minutaggio fin qui avuto. In più la società, che crede fermamente nella prospettiva del ragazzo, non sembra orientata a cederlo in prestito perché preferisce farlo crescere a Pegli, dove può allenarsi e maturare in mezzo a diversi ottimi compagni di reparto.