Spettacolo Bani

Mattia sempre più leader in un Genoa e in una difesa che in lui hanno scoperto un’autentica colonna. La fascia di capitano e il gol al Napoli meritati riconoscimenti per una crescita esponenziale. E anche il futuro è tutto suo

Foto Tano Press Genoa Cfc

Viaggiando lungo la carriera di Mattia Bani, scopri che ogni tanto spunta fuori un Grifone, quello rossoblu. Un inequivocabile segno di un destino adesso cristallizzato una volta per tutte. In gioventù, eccolo indossare la casacca della Primavera del Genoa, insieme a Perin e a Boakye. Poi il decollo tra i prof, vestendo le maglie di Reggiana, Pro Vercelli, Chievo, Bologna. Prima di un ritorno al Grifone, stavolta da giocatore affermato.

Anche se si scopre che serve ancora tempo, o magari idee diverse in panchina, per una sua definitiva consacrazione. Così, eccolo finire in prestito al Parma per qualche mese, prima di tornare di nuovo a Pegli a vivere l’anno della retrocessione. Momenti difficili, complicati per tutti, ma quando c’è sintonia si supera tutto. Detto fatto.

Così, Mattia sta al suo posto. E rilancia. Alla grande. Fino a diventare titolare in un Genoa smanioso di promozione, che in Bani trova un autentico punto fermo. Col condimento del prezioso gol di Modena, in febbraio. Lì attorno, l’infortunio al setto nasale, che però non gli impedisce di dare il suo ottimo contributo, dietro a una maschera protettiva: nasce così Banman, super eroe vestito di rossoblu, di cui in campo e in tribuna ci si può fidare al buio.

E’ promozione, è ritorno in serie A. Il nuovo Grifone lo conferma al centro della difesa, colonna sempre più affidabile di uno scacchiere in cui il ragazzo toscano ogni tanto ha l’onore di indossare la fascia di capitano. Difesa a tre o a quattro: cambia nulla. Nasce un autentico muro, innalzato da Bani e Dragusin, nuova super coppia della retroguardia a cui aggrapparsi quando la porta di Martinez è minacciata dalle grandi firme della serie A.

Poi il gol col Napoli, poi le tante prestazioni sempre all’altezza: a Bani la Nord non ha ancora personalizzato un coro, ma quel momento non sembra poi così lontano. Le voci di rinnovo di contratto rappresentano la conseguenza più naturale di questa seconda, benedetta primavera calcistica che il ragazzo di Borgo San Lorenzo, 30 anni da compiere il prossimo 10 dicembre, sta respirando a pieni polmoni a Pegli. Tutto meritato.

Intanto, Mattia fa scivolate, gioca d’anticipo, colpisce di testa, fa salire e scendere la difesa con polso sicuro: insomma, un rendimento che sta esaltando gli ammiratori e facendo ricredere anche gli ultimi scettici.

In questo quadro sempre più gratificante, ecco crescere, emergere e migliorare i loro rendimenti anche diversi compagni di reparto più giovani di Mattia. Come Dragusin, Vasquez, Vogliacco e adesso De Winter, colleghi che devono tanto a Bani, bravo difensore ora tutto concentrato a vivere un Grifone sempre più suo. Stavolta in maniera duratura e definitiva.