Retegui e Messias assi in più per rallentare il Bologna

Gilardino inchioda il suo affidabile 3-5-2 ma studia qualche variazione per sorprendere Thiago Motta. Mateo al ballottaggio con Ekuban. Junior in crescita: avrà più spazio. Malinovskyi al posto dell’influenzato Strootman, neanche convocato. Occhio ai felsinei: in casa sono travolgenti, 6 vittorie nelle ultime 6

Foto Tano Press Genoa Cfc

GENOVA – Virus e febbre hanno scandito i primi giorni dell’anno a Pegli. Ma Gilardino semina tranquillità: al Dall’Ara dovrebbero esserci tutti, ad eccezione del solo Thorsby, alle prese con un problema a un polpaccio. Per lui se ne riparlerà col Torino. Profumo di big match nella notte della Befana: carbone per chi? Dolcetti per chi?

Braccio di ferro tra emergenti della panchina: Thiago Motta a Bologna sta facendo grandi cose. Idem Gilardino a Genova. Classe 1982 al potere in questo faccia a faccia che chiude un girone d’andata davvero memorabile per entrambe le sponde rossoblu.

Felsinei senza lo squalificato Ferguson e col dente avvelenato per un viaggio a Udine che ha creato parecchi cerchi alla testa. Semplice incidente di percorso? Le sensazioni sono queste. Bologna carroarmato in casa: nelle ultime 6 davanti alla sua gente, le ha vinte tutte. Il Genoa, invece, lontano da casa è ancora apprendista: il colpaccio di Reggio Emilia ha rasserenato non poco, ma per allontanare del tutto le delusioni assortite degli ultimi viaggi servirà confezionare nuove giornate in stile Sassuolo. I presupposti non mancano e il calendario dopo Bologna, con le trasferte di Salerno ed Empoli, quantomeno non sembra proibitivo.

DIFESA – I primi 4 sono inamovibili. Così, Martinez in porta, Dragusin centrale, Bani a destra e Vasquez a sinistra. Reparto collaudato e affidabile: Gilardino va ad occhi chiusi. Dati alla mano. Attenzione però a risparmiarsi infilate che a Frosinone e a Reggio Emilia sono costate carissime. Il resto è affidabilità purissima. Anche se occorre migliorare sulle preventive. De Winter arma in più nel secondo tempo. Leali, influenzato, non sarà convocato.,

CENTROCAMPO – Strootman ha rallentato, la febbre in settimana gli ha tolto un po’ di energie e non sarà neanche convocato. Sappiamo quanto Gilardino lo stimi, però nessun rischio: maglia di titolare a Malinovskyi e Kevin già proiettato verso la prossima partita contro il Torino.. Ergo, se le ultime ore non porteranno novità particolari, con i confermatissimi Badelj e Frendrup toccherà a Malinovskyi. Morten in settimana non ha spinto al massimo sempre a causa della febbre, ma salvo contrattempi sarà senz’altro in campo dall’inizio. E sulle corsie? Quella di destra rimane di un Sabelli sempre affidabile. A sinistra, spazio a un ballottaggio tra Junior Messias e Martin, con favorito il brasiliano anche se lo spagnolo dopo il buon impatto nella partita contro l’Inter ha dimostrato sicurezza e affidabilità. Messias sulla fascia a tutto campo: quale autonomia? Si valuterà in corsa. Intanto, avanti dal 1′.

ATTACCO – Gudmundsson, certo. E poi, in rialzo le quotazioni di un Retegui che nelle gambe avrà una settimana in più di allenamenti. Ekuban leggermente favorito per partire al fianco di Albert dal primo minuto, ma le possibilità di Mateo di ritrovare una maglia da titolare crescono a vista d’occhio.

Riepilogando (3-5-2): Martinez; Bani, Dragusin, Vasquez; Sabelli, Malinovskyi, Badelj, Frandrup, Junior Messias; Gudmundsson, Ekuban (Retegui)