Ormai agli sgoccioli di Lazio-Genoa, vigoroso contatto nell’area biancoceleste tra Pellegrini e Fini: per l’arbitro Sacchi è tutto regolare. Poteva essere il penalty dei tempi supplementari…
ROMA – Ultime fasi di un Lazio-Genoa che rappresenta un ottavo di finale di Coppa Italia tutt’altro che memorabile. E’ una fredda serata dell’autunno romano, all’Olimpico non più di diecimila spettatori. I padroni di casa difendono con i denti lo striminzito vantaggio firmato in apertura da Guendouzi. I rossoblu danno fondo alle ultime energie e gagliardamente attaccano alla ricerca del gol che varrebbe quantomeno i tempi supplementari.
Attenzione: palla a Fini, contrastato in area da Pellegrini. I due si allacciano senza timidezza alcuna. Braccia e gambe finiscono nel frullatore, tutti e due giù per terra. Laziali col fiato sospeso e metaforicamente con le mani nei capelli, genoani speranzosi a braccia larghe. Ma dal fischietto di Sacchi, niente. Niente di niente. La regìa di Mediaset mostra e rimostra l’azione con dovizia di particolari.
Ma davvero, gentile signor Sacchi, questo non era rigore? Lasciamo ad altri la teoria del complottismo. E ci sforziamo pure di togliere il rossoblu da occhi e occhiali: al netto di tutto, veramente quell’autoscontro in area di rigore è tutto regolare? Veramente una dinamica del genere coincide con un vigoroso contatto di gioco entro i limiti del fallo?
E Gilardino? A fine gara, a specifica domanda, l’allenatore del Genoa si trincera dietro a un “Preferisco non commentare” che invece commenta più di ogni altro giudizio, col condimento di un’espressione facciale più eloquente di qualsiasi parola.
Signor Sacchi, ma davvero questo non era rigore? Contatto indiscutibile, con Pellegrini che dà l’impressione di usare quasi tutta la sua forza muscolare. Prendendosi anche un grande rischio. E a Fini cosa doveva succedere per usufruire di un penalty? Davvero questa immagine può essere derubricata come un generico spalla contro spalla di stampo calcistico?
Silenzio dal fischietto di Sacchi. Come silenzio, fin qui, da tutti i fischietti che hanno arbitrato il Genoa in campionato. Zero rigori concessi ai rossoblu in quasi 4 mesi di serie A. D’accordo che il Grifone raramente mette le tende nelle aree avversarie. Ma insomma, zero rigori a favore… L’unica, piccola consolazione? Ad onor del vero, anche zero rigori contro: consolazione molto piccola.