Grifo di personalità altrimenti a Frosinone è impossibile
Soluzioni limitate in attacco, ma per allontanare il mal di trasferta serve una prova da squadra vera. Solo un punto nelle ultime 5 partite fuori dal Ferraris: così non va. Occhio alla squadra di Di Francesco, in casa è una macchina da gol
Foto Tano Press Genoa Cfc
L’incognita della sosta alle spalle sulla ripresa della serie A, con tanta gente in giro per l’Europa e il mondo per gli impegni delle varie Nazionali tornata appena in tempo per scendere in campo. Variabile da tenere in forte considerazione, anche se è impossibile capire a priori chi avrà vantaggi e chi svantaggi.
FUORI DALLA SOSTA – Il Genoa riparte da Frosinone. Per la cronaca, nelle precedenti due uscite da soste, il Grifone a settembre pareggiò in casa col Napoli e in ottobre fu sconfitto a Bergamo. Al tirar delle somme, prove positive e risultati molto meno. E allo “Stirpe”? Partitaccia all’orizzonte per un Genoa che cominciare a sentire forte la nostalgia del “Ferraris”: nelle ultime 5 trasferte, sconfitte a Torino, Lecce, Bergamo e Cagliari, racimolando il misero punticino di Udine. Numeri al veleno, prestazioni molto meno se consideriamo che a Torino e a Lecce il Grifone giocò più o meno alla pari e in Friuli fu raggiunto soltanto all’ultimo respiro dall’autorete di Matturro.
GOL A RAFFICA – Dall’altra parte, ecco un Frosinone in casa autentica macchina da gol, capace di grandi vittorie: clamorosa quella contro l’Atalanta, collezionando 4 successi, un pareggio e una sola sconfitta, col Napoli all’esordio. Capace pure di segnare a raffica davanti alla sua gente: 12 reti in 6 partite, soltanto Inter e Roma in tutta la serie A hanno fatto meglio (!). Ecco i numeri che testimoniano la partitaccia all’orizzonte per un Grifone ora più che mai bisognoso di aggrapparsi alle migliori espressioni della sua personalità.
COMPETITIVITA’ – Problemi di formazione: tutti li conosciamo fino alla noia. Ma Gilardino ha comunque a disposizione un 11 affidabile e una panchina che in corso d’opera qualcosa potrà dare. Spirito di adattamento per qualcuno: non sarà la fine del mondo. La vera risposta, però, dovrà partire dallo spogliatoio ed essere concretizzata con la distanza tra i reparti, con la volontà di fare una corsa in più per il compagno e con la lucidità per cogliere al volo le occasioni che la gara presenterà.
CARPE DIEM – Quel “cogliere l’attimo” in cui questo Genoa d’infinità volontà e di altrettanto spreco, si sta ancora rivelando un apprendista. Verosimilmente si partirà coi padroni di casa proiettati a “fare la partita”, col Grifone di rimessa, pronto a pungere negli spazi. Anche perché questo Frosinone non conosce speculazione pallonara, prova a giocare sempre e comunque, anche nell’ultima uscita a San Siro contro l’Inter. I rossoblù, per mille vicissitudini e qualità diverse, hanno altre specialità. Ed ecco che le amnesie di Cagliari non dovranno entrare allo “Stirpe”, altrimenti tanti saluti. Attenzione però: Frosinone ottima squadra, ma come tutte non imbattibile. Un Frosinone che ogni tanto spegne la luce: proprio a Cagliari il caso più clamoroso e doloroso, in vantaggio 3-0 al 71’ e alla fine sconfitto 4-3. Fette di speranza per un Grifone potenzialmente non certo inferiore, in grado di giocarsi buone carte. A cominciare da quella di un gruppo duro a morire.