Alberto padrone totale della scena: dalla conferenza pre-partita di Salerno al nuovo capolavoro per vincere all’Arechi. Tutti dalla sua parte: il Genoa ha trovato un leader da seguire e sostenere senza condizioni. A cominciare dall’ultima parte di un mercato di gennaio da cui pescare forze nuove per valorizzare fino in fondo un campionato sempre più esaltante per il Grifone
Foto Tano Press Genoa Cfc
GENOVA – L’operazione Salerno va in archivio lasciando 3 punti d’oro per la classifica, una nuova consapevolezza di quanto valga il Genoa, di quanto sia cresciuto Gilardino e di quanto questo gruppo meriti di essere sostenuto in tutto e per tutto. Tredici uomini soltanto all’Arechi per firmare un’impresa che, da sola, vale un’ampia fetta di salvezza.
Risalendo una partita cominciata in maniera tremenda, fino a legittimare la vittoria con tanto cuore e altrettanta qualità, gestendo al meglio tutte le energie a disposizione. Firmato Alberto Gilardino.
CHE CRESCITA! – Il ragazzo s’è fatto grande. E il primo termometro sono conferenze stampa sempre più di personalità, dove emergono distintamente i tratti di una personalità in perenne crescita.
Anche e soprattutto quando si tratta di puntualizzare e di mettere il punto esclamativo a situazioni che non aiutano.
“Settimana paradossale! Il campo a volte sembra un lago ghiacciato! Se piove 5 minuti si allaga e dobbiamo fermare l’allenamento!”
E ancora: “Il rinnovo? Il futuro dovrà essere molto chiaro. Non solo da parte mia”.
E ancora: “Il mercato? Mi aspetto delle risposte da parte della società perché c’è la necessità di colmare alcune lacune. Devono essere rapidi a intervenire già dalla prossima settimana”.
Naturale che, se dopo qualche ora da quelle dichiarazioni, vai a vincere in trasferta con qualcosa come 8 assenze e una panchina tendente all’inesistente, tutto quello che hai detto al sabato venga esaltato e amplificato in maniera esponenziale. Vai a vincere in trasferta impostando la gara in maniera impeccabile, gestendola poi con polso fermo fino in fondo.
TUTTI PER UNO – Tutti con e per Gilardino in uno spogliatoio che Alberto ha convinto fino in fondo. A suon di sapienza calcistica e di rapporti interpersonali gestiti con intelligenza. E ora, con un allenatore totalmente in sella, che parla da leader, con idee chiare e il vento in poppa, agli occhi dell’opinione pubblica l’occhio di bue si sposta totalmente verso la società.
Chiamata a risposte immediate, anche e soprattutto perché questo parco giocatori e questo staff tecnico stanno veramente dimostrando di tenere al Grifone.
Cosa chiede Gilardino? Un campo adeguato per allenamenti da serie A e un numero minimo di giocatori su cui lavorare per allungare fino in fondo questo campionato sempre più convincente. Sullo sfondo, poi, un rinnovo che ora non è all’ordine del giorno anche perché negli ultimi tempi a Villa Rostan non sembra ci siano state state piogge di petali di rose.
L’ANNO CHE VERRA’ – Gilardino sta aumentando il suo potere contrattuale. Essenzialmente col lavoro. E questo lo legittima a dichiarare che, in caso di prolungamento, ci dovrà essere chiarezza non solo da parte sua. Come dire: cara società, io per te mi butto nel fuoco e sono disposto a non dormire la notte, ma anche da parte tua ci dovrà essere la massima trasparenza”.
Attenzione poi, perché questo Gilardino sempre più vicino per appeal a Thiago Motta e a Palladino, di questo passo rischia di accelerare e di moltiplicare gli estimatori davanti alla sua porta. Con un contratto oggi piuttosto corto a livello di durata (scade nel giugno del 2025), non certo il massimo per il club.
FATE PRESTO – Riassumendo: subito un attaccante, subito un difensore, magari subito un colpo last minute. Soprattutto per il bene del Genoa, quello che Alberto dimostra di volere quotidianamente. Il resto è una recente frase illuminante di Blasquez, pronunciata appena dopo la cessione di Dragusin: “Se vendiamo, è per migliorare la squadra”. Ecco, appunto.