Genoa, punto d’oro a Napoli. Ma che rammarico!

NAPOLI – Un punto d’oro, ma che rammarico! Il Grifone mette paura a un Napoli sempre e comunque alla ricerca di se stesso. Torna a casa con un pareggio che in classifica vale quota 30, in febbraio sinonimo di virtuale salvezza. Si esalta per una prova maiuscola e, tanto per cambiare, si arrabbia per l’ennesimo gol preso in zona Cesarini.

Ngonge al 90’ risponde a Frendrup, facendo tirare al “Maradona” un immenso sospiro di sollievo alla vigilia dello spartiacque stagionale, mercoledì contro il Barcellona. Però questo non adombra nemmeno in minima parte quello che il Genoa può legittimamente archiviare come un partitone, peraltro sul campo di una delle big del campionato, un pomeriggio trascorso guardando dritto negli occhi i campioni d’Italia. Da matricola.

Riparte la striscia positiva, nono risultato utile nelle ultime 10 partite. Soprattutto, lievita a vista d’occhio la personalità di una squadra che sa quello che vuole, che sta imparando a correre meglio e a cogliere l’attimo di situazioni costruite con abilità.

Compattezza di gruppo, ripartenze taglienti come un rasoio affilato e tanta attenzione. Questo il Grifone apprendista top ammirato a Napoli: alla fine, la squadra di Mazzarri raggiunge un pari che non fa gridare allo scandalo, che premia la sua tenacia e forse punisce oltre i propri demeriti un Genoa fondamentalmente molto ordinato sia in fase difensiva che nelle uscite dai suoi 16 metri.

In copertina ci vanno un Messias che, palla al piede, fa sempre la cosa giusta, un Frendrup versione goleador e un Retegui tempista a servire a Morten un assist irrinunciabile. Martinez si arrende solo alla traiettoria velenosa di Ngonge, davanti ha una diga dove Bani svetta, ben sostenuto dai suoi compagni di reparto. Ancora una volta, a mercato chiuso, sotto tono un Albert che evidentemente ci aveva abituati troppo bene. Tornerà presto, intanto però ecco un nuovo pomeriggio senza guizzi dei suoi.

Gilardino, una volta di più, legge bene tutto, sia prima che durante la partita. La panchina ricca è un gran vantaggio, ma quando hai scelta il rischio di sbagliare qualcosa aumenta. Lascia fuori Malinovskyi e Strootman perché si può giocare solo in 11. Plasma un Genoa ancora una volta equilibrato, solido dietro e più convinto in attacco: bravo Alberto, un nuovo passo di crescita è storia!

Top: Messias, Frendrup, Martinez

Flop: Gudmundsson

I VOTI DEL GRIFONE – Martinez 7; De Winter 6.5; Bani 6.5; Vasquez 6.5; Sabelli 6; Messias 7; Badelj 6.5; Frendrup 7; Martin 6; Retegui 6.5; Gudmundsson 5.5; Ekuban 6, Vitinha sv, Malinovskyi 6, Strootman 6, Cittadini 6.

All. Gilardino 6.5.