Genoa e Roma, problemi per tutti

Rossoblu in difficoltà a produrre gioco, giallorossi mai così male all’inizio negli ultimi 5 anni: giovedì chi riparte?

Poteva essere il confronto tra Retegui e Lukaku. Poteva essere il duello all’ultimo dribbling tra Dybala e Gudmundsson. E invece la scena di questo Genoa-Roma se la prende tutta il pacco di problemi che stanno scandendo l’alba stagionale di rossoblu e giallorossi.

Gilardino è tutto concentrato a risolvere i limiti offensivi di un Grifone in solare difficoltà a produrre gioco. Mentre Mourinho si ritrova a dovere gestire la peggior partenza della Roma negli ultimi 5 anni. Era quella la squadra di Di Francesco, reduce dalla semifinale di Champions League. Poi la stagione deragliò del tutto, sconfinando nell’anonimato.

Quello da cui prova a fuggire questa Lupa bisognosa di trovare smalto in campionato, ma nel contempo col punto fermo di allungare la sua ottima tradizionale europea con Josè al timone.

Che partita attendersi giovedì al Ferraris? Riscatto per chi? Verosimile che entrambi gli allenatori dovranno tener conto della successiva partita in calendario già domenica. Per il resto, il Genoa è tornato da Lecce con le ossa rotte e il morale sotto i tacchi. Meglio la Roma, però arrabbiata per il pareggio in extremis che ha salvato il Torino quando ormai tutto per i granata sembrava perso.

Quale partita? Chi proverà a farla? Il Genoa fin qui si è rivelato davvero abile a imbavagliare gli attacchi altrui, mentre la Roma ha balbettato parecchio davanti a Rui Patricio. Quasi scontato, però, che i giochi si faranno a centrocampo, dove Strootman vivrà la sua personalissima e immaginiamo indimenticabile partita dell’amarcord. E dove Gilardino medita di inserire Malinovskyi e/o Messias. Con modi e tempi tutti da valutare e da decidere a ridosso del match.

Al netto di problemi che solo il tempo bollerà come passeggeri o duraturi, il focus di Gilardino e Mourinho sarà comune: recuperare nuovi e utili dati per capire come plasmare una definitiva personalità per le loro creature.

Certo, sulla sponda rossoblù provando a fare qualche gol in più e su quella giallorossa cercando di prenderne qualcuno in meno. Ma la sfida più grande e rilevante per entrambi sarà quella di incentivare il grado di personalità di spogliatoi in piena ricerca di se stessi. A fine settembre probabilmente nella norma, ma poi neanche tanto.