Formazione quasi obbligata per Gilardino, tra infortuni, squalifiche e giocatori non al top. Centrocampo inedito contro i salentini, inseguendo il settimo risultato utile consecutivo
Thorsby difende palla (foto Tano Press Genoa Cfc)
GENOVA – “L’emergenza è ancora alta, ma chi andrà in campo meriterà la massima fiducia”. A distanza di una settimana, nella conferenza pre-partita, Alberto Gilardino è molto più sereno. Per i 3 punti di Salerno, per i nuovi arrivi e, vuoi, intuiamo, per un confronto/chiarimento a Villa Rostan che ha disteso parecchio i nervi.
C’è il Lecce da affrontare in questa prima volta stagionale alle 12.30. All’andata, i salentini riuscirono a cuocere a fuoco lento un Grifone poi battuto e beffato sulla coda della gara.
“Lecce squadra realmente fastidiosa da incontrare, sia in casa, sia fuori, ben messa in campo” precisa Gilardino, a cui hanno fatto enorme piacere le belle parole spese nelle ultime ore dal presidente Zangrillo nei suoi confronti.
E il mercato? Gilardino si concede un sorriso: “I dirigenti sono stati veloci, sono arrivati calciatori giovani, che finora hanno giocato poco o niente in serie A. Con loro ci vorranno tempo e pazienza. Siamo pronti a farli crescere, ovviamente permettendo loro anche la possibilità di sbagliare”.
Ancora una manciata di giorni alla fine della sessione invernale. “Ci siamo sempre detti che la squadra non va stravolta. Se dovesse esserci un’opportunità interessante, cercheremo senz’altro di coglierla”.
Questa classifica molto ricca. Il Grifone va.
“Bello senz’altro ma, conoscendo molto bene la serie A, vi assicuro che non abbiamo ancora fatto nulla: questo deve essere il messaggio. Pronti a battagliare in ogni singola partita”.
Il dopo Dragusin. “Diciamo che dopo la sua partenza tutti si sono responsabilizzati ancor di più. Avanti così”.
Formazione quasi obbligata. Se dietro e davanti andranno in campo giocatori abituati a giocare insieme, lo stesso non si può dire per un centrocampo stavolta orfano in contemporanea di Frendrup e Badelj, entrambi squalificati: mai successo prima d’ora. Spazio senz’altro a Strootman, Malinovskyi e pure a Thorsby.
“Hanno caratteristiche complementari, oltre a grande personalità” conclude un Gilardino timoniere di un Genoa sempre più suo.