Un assist d’oro per Gudmundsson e un impatto straordinario sulla partita contro la Juve: il clamoroso ritorno in campo di Ekuban restituisce al Genoa un attaccante preziosissimo per l’inverno. A gennaio non si muoverà da Pegli. E finalmente chi entra dalla panchina è determinante: così Alberto fa gol ai “leoni da tastiera”
Foto Tano Press Genoa Cfc
Nell’intervallo di Genoa-Juventus, chissà quali parole magiche avrà pronunciato Gilardino all’orecchio attento di Ekuban. Caleb uomo della svolta, la faccia della ribellione del Grifone di fronte a una partita che stava prendendo una piega davvero storta.
L’italo-ghanese entra, dà una marcia in più, offre uno splendido assist a Gudmundsson, che pareggia e rimette in corsa i rossoblu. Così, Ekuban diventa pure l’uomo della rivincita di Gilardino, a cui ultimamente erano fischiate non poco le orecchie per le immense critiche legate alle sostituzioni, pescando dalla panchina giocatori per niente incisivi o addirittura peggio. Caleb, alzati ed entra: Gilardino stavolta l’azzecca alla grande e così adesso i “leoni da tastiera” si prenderanno qualche giorno di ferie.
Caleb danza in mezzo alle maglie bianconere, fa il giocoliere col pallone prima di indirizzarlo verso Albert, che si vede recapitare un pacco dono natalizio su cui si avventa da rapace. Facendo esplodere di gioia il Ferraris. E tanti saluti a Szczesny.
E’ il pareggio, è l’inizio di una nuova partita. Che il Grifone suderà fino in fondo, trovando al triplice fischio un punto pesantissimo per una classifica comunque in linea con quanto progettato alla vigilia. Un punto pesantissimo anche per merito del secondo tempo tutta sostanza di Ekuban, che ci mette il fisico, preziosissimo per fare salire la squadra, permetterle di respirare e portare palla nelle praterie bianconere.
Caleb capace di un’impresa che solo pochi si possono permettere: trovare gloria di fronte alla seconda miglior difesa del campionato. Portando animo e sangue in un reparto, l’attacco del Grifone, in questo campionato decisamente in difficoltà per le mille problematiche respirate. Un bagno di autostima che lo cala ancor di più nel progetto di Gilardino, pienamente consapevole di poter dare un più che onesto contributo. E forse anche qualcosa di più.
Scacciando del tutto i fantasmi di una partenza a gennaio che il ragazzo non ha mai voluto, né ipotizzato, nemmeno nei momenti più complicati di un autunno non facile. Caleb sempre e comunque in piena sintonia con un ambiente in cui si trova a meraviglia. E pure viceversa. Avanti Ekuban. Forse non diventerai il vice Retegui, ma un valore aggiunto certo che sì.