Ecco la Coppa Italia, trampolino per il sogno impossibile

La partita con la Reggiana per approdare all’Olimpico contro la Lazio. L’altro Genoa in campo per puntellare la mentalità vincente. La grande chance per i panchinari

Foto Tano Press Genoa Cfc

Laura Rovellini

In mezzo a frenetiche giornate di campionato, ecco spuntare un turno di Coppa Italia che molti allenatori avrebbero volentieri scansato.

Otto partite chiamate a incoronare chi resterà in corsa per la finale di maggio. Il calendario chiama il Genoa a un match casalingo contro la Reggiana: pronostico tutto per i rossoblu e, quindi, potente trappola emotiva lungo la strada della cristallizzazione di una mentalità vincente.

Al Ferraris toccherà all’altro Grifone specchiarsi nella squadra di Nesta. Gilardino prepara uno scontato quanto potente turn over. Perché diversi panchinari meritano una possibilità autentica e pure perché la trasferta di campionato a Cagliari è ormai dietro l’angolo.

Partita per certi versi indecifrabile, che il Genoa, per mille motivi, dovrà essere bravo a disinnescare. Per evitare contraccolpi psicologici che, fatalmente, non verrebbero limitati al discorso Coppa. C’è poi questo sogno impossibile da difendere e da coltivare: Reggiana a parte, alzare il trofeo giocando praticamente quasi solo fuori casa, negli stadi delle big d’Italia. Passare il turno per approdare all’Olimpico e vedersela prima contro la Lazio negli ottavi e poi nei quarti verosimilmente contro la Roma.

L’ESEMPIO GRIGIOROSSO – Nel solco, ad esempio, di quanto fece nella passata stagione la Cremonese di zio Balla, approdata a fari spenti addirittura in semifinale, facendo fuori lungo il suo sorprendente percorso prima il Napoli, poi la Roma, arrendendosi alla Fiorentina a un passo dalla finalissima.

Sogno impossibile per il Genoa? Sì, soprattutto per una formula che penalizza i comuni mortali e, invece, porta in palmo di mano le 8 più forti d’Italia.

Ogni anno, pioggia di lamentele. Ma poi non cambia mai nulla e, allora, evidentemente al palazzo, al di là di certe dichiarazioni di facciata, in fondo va bene così.

I PANCHINARI – A chi sta pensando Gilardino per una maglia da titolare? A Matturro, a Puscas, a Hefti, ma anche ad Haps, Kutlu e a Galdames: tutti giocatori fin qui impiegati molto poco, a cui potrebbe essere concessa un’occasione per scalare le gerarchie nello spogliatoio.

Al di là di una qualificazione doverosa, l’altro Genoa avrà il compito di andare a puntellare quella mentalità vincente che il Grifone del campionato sta portando avanti. Non un passaggio casuale e banale, in un periodo di scontri diretti salvezza dove ogni particolare può avere un’importanza di spessore per difendere la serenità dello spogliatoio.

Partita in casa contro una formazione di categoria inferiore potenziale buccia di banana: concentrazione, determinazione, lucidità e idee chiare in campo per risparmiarsi un effetto boomerang da allontanare con tutta la forza. Ecco, basta questo per comprendere che Genoa-Reggiana non è un pomeriggio banale, né tantomeno da prendere alla leggera.

Grifone 2, è la tua occasione!