Venerdì contro il Sassuolo sarà un Genoa alla pari

La squadra di Dionisi in classifica ha gli stessi punti dei rossoblu: morale alto per entrambe dopo le rimonte contro Udinese e Juventus. Quale Grifone? Messias no, Strootman forse sì come Retegui. Venerdì al Mapei Gudmundsson-Ekuban dall’inizio?

Foto Tano Press Genoa Cfc

Di Laura Rovellini

Mentre montano alla velocità della luce voci e rumors di calciomercato (l’ultima è che la Roma vorrebbe Gudmundsson), Sassuolo e Genoa preparano la sfida di Natale da giocare in un Mapei Stadium dove saranno calamitati non meno di duemila cuori rossoblu. Prevendita a gonfie vele per un Grifone che a Reggio Emilia contro i neroverdi se la giocherà alla pari. Lo dicono i numeri, che dopo 16 giornate annunciano le squadre di Dionisi e Gilardino appaiate a quota 16, dopo 4 vittorie, altrettanti pareggi e 8 sconfitte a testa. Gli emiliani hanno realizzato 8 gol in più (24 contro 16), ma ne hanno incassati 9 in più (30 contro 21).

CHI GIOCA AL MAPEI – Sfumature e dettagli che, a priori, annunciano una sfida altamente equilibrata. Grifone in campo con chi? Da escludere l’impiego di Junior Messias: per il brasiliano l’appuntamento sarà per gennaio. Più speranze per Strootman, ma nessuno vuole forzare i tempi e, così, il vero obiettivo di Kevin diventa l’Inter, per l’ultima partita dell’anno solare, venerdì 29 dicembre al Ferraris. Lunedì, comunque, è tornato in gruppo e questo è un gran segnale.

Più speranze per Retegui, anche se pure per Mateo vale il discorso fatto per l’olandese. Così, facile immaginare che a duellare con la difesa del Sassuolo venerdì ci saranno dal primo minuto un Gudmundsson sempre più vicino all’Albert pre-infortunio e un Ekuban tonificato dall’eccellente secondo tempo giocato contro la Juventus.

Alberta e Caleb a reggere il peso dell’attacco rossoblu: oggi è l’ipotesi più probabile. Ricordando che i due, nelle rare occasioni in cui hanno giocato insieme, hanno spesso ottenuto risultati incoraggianti, dimostrando che la loro intesa è davvero interessante.

E il resto del Grifone? Sassuolo con l’attacco mitraglia, fin qui ad esempio capace di segnare quanto la Juventus. Così, Gilardino nulla dovrebbe modificare nell’assetto che contro i bianconeri ha portato ottimi frutti, con Bani, De Winter e Dragusin davanti a Martinez. Magari confermando pure un Vasquez che, come quinto di centrocampo, assicura un’apprezzabile copertura, oltre a una discreta spinta.

E il resto? A destra l’ormai inamovibile Sabelli, con fiducia a centrocampo a un trio che dimostra di poter ancora crescere tanto nell’intesa e nel gioco d’insieme: Badelj-Frendrup-Malinovskyi.

Morten è diventato una garanzia assoluta sotto tutti i profili, la testa e i piedi di Badelj sono punti di riferimento a cui Gilardino non rinuncia mai. Mentre Ruslan sta finalmente diventando quel punto di riferimento invocato senza mezzi termini dall’allenatore fino a poco tempo fa.

“Da lui – dichiarò di recente Gilardino – adesso ci aspettiamo soprattutto continuità”. E continuità l’ucraino ora sta dando, soprattutto a livello di sostanza in mezzo al campo. Con un apprezzabile contributo pure negli ultimi 16 metri, dove ovviamente, considerato il suo curriculum, è sorvegliato speciale dagli avversari.

NUMERI – Fin qui il Sassuolo in casa ha vinto soltanto 2 delle 8 partite giocate, perdendone addirittura 4. Ma è il minimo dire che la versione esterna del Genoa faccia quantomeno sospirare con quei miseri 4 punti racimolati in 8 viaggi. Insomma, tutto in gioco e in discussione tra due squadre che si affidano a questo match come trampolino per prendere le distanze da una zona rossa oggi certamente non distante.