Genoa, ecco la vera svolta degli ultimi mesi

Foto Tano Press Genoa Cfc

1) Quale è stata la vera svolta degli ultimi mesi al Genoa?

La frase dell’altro giorno a Sky Sport UK pronunciata dall’ad rossoblu Blazquez: “Il Genoa per il 2023 andrà vicino a chiudere l’annata in pareggio di bilancio. Questo anche grazie all’aumento dei ricavi, oltre al controllo delle spese”. Il club rossoblu chiuse il bilancio del 2022 con un rosso di 62 milioni di euro. Capite bene, cari lettori, che siamo di fronte a una situazione che rappresenta uno splendido trampolino di lancio. Conti sempre più a posto e ricavi in crescita rappresentano la miglior garanzia per dare al Grifone un futuro degno della sua immensa storia. Bravi 777 Partners!

2) Gilardino in queste settimane ha mai davvero rischiato l’esonero?

No, mai. Certo – per stessa ammissione del tecnico – certe settimane, a cominciare da quella del post Fiorentina, a Pegli sono state davvero pesanti, ma mai il club ha messo davvero in discussione l’allenatore dell’immediato ritorno in serie A. Questo perché i 777 Partners pensano molto diverso rispetto all’agire di un tipico club italiano: il lavoro è di gruppo e tale va considerato. Quindi, a meno di situazioni estreme oggi lontane, Gilardino è in una botte di ferro, bravo sul campo a meritarsi stima, considerazione e fiducia. Con un rafforzativo: un presidente, Zangrillo, che stravede per lui. Insomma, nel complesso una situazione davvero lontana anni luce dai tempi di Shevchenko e Blessin.

3) Quale sarà il modulo base delle prossime partite?

Partiamo da un presupposto: al Genoa il campo sta consacrando soprattutto bravi o addirittura eccellenti difensori. Nel contempo, ecco un centrocampo che per cento motivi cambia spesso pelle e un attacco davvero a corto di uomini e, di conseguenza, di soluzioni. Tutto ciò spinge con pieno vigore nella direzione di un 3-5-2 che, senza possesso palla, si legge 5-3-2. Ecco, per le 5 maglie della retroguardia Gilardino ha una robusta scelta, cosa che oggi non avviene per gli altri reparti. La difesa a 4, comunque da tenere in forte considerazione in determinate circostanze, porterebbe al confinamento in panchina di qualche calciatore che oggi merita di giocare. Difesa a 4 da non scartare, ma certamente non come prima opzione.

4) Il Grifone ripartirà con o senza Badelj titolare?

A Bergamo il centrocampista croato dovrebbe tornare disponibile, ma ben difficilmente sarà schierato dal primo minuto. Questo perché, nel frattempo, Gilardino ha trovato alcuni punti fermi davvero interessanti su cui vorrebbe insistere. La soluzione Badelj rimane molto praticabile, ma oggi rappresenta più che altro un’alternativa a un modulo dove Frendrup (in posizione centrale, anche se non necessariamente da regista) si è ritagliato con merito un ruolo di primissimo piano e dove servono assolutamente la qualità e la potenza di Malinovskyi.

5) Vogliacco è pronto a debuttare in serie A. Dove pensa di impiegarlo Gilardino?

Colonna della squadra che ha conquistato la serie A, Vogliacco fin qui è rimasto fermo a causa di un noioso infortunio rimediato alla vigilia del campionato. In una difesa a 3, il ruolo di centrale se lo contendono lui e Bani. Alessandro può pure essere prezioso da centrale in una difesa a 4. Considerando che sa anche adattarsi da “braccetto” di una difesa a 3. Insomma, senza gufare, fatalmente nel reparto prima o poi ci sarà qualche squalificato. Molto più semplicemente, le dinamiche di ogni singola partita creano spazi e situazioni in cui servono forze fresche. E Vogliacco, conoscendolo, saprà farsi trovare pronto: una risorsa in più per il Grifone.