Nel frullatore del calendario spunta una gara all’Olimpico di Roma dove il Grifone ha ottime carte da giocare. Contro la Lazio con la forza della tradizione favorevole: nuova occasione per i panchinari di prendersi qualche rivincita
Foto Tano Press Genoa Cfc
di Laura Rovellini
GENOVA – Sulla coda di un autunno dove il Grifone è tutto concentrato a cristallizzare equilibri tecnici e tattici nel nome di una salvezza il meno turbolenta possibile, ecco riemergere la Coppa Italia con questo ottavo di finale in gara secca da giocare all’Olimpico di Roma. Teoricamente una potenziale distrazione verso la trasferta di domenica a Monza. In realtà, una grande opportunità per i panchinari di prendersi qualche rivincita e, soprattutto, un’ottima chance per allungare il sogno nella manifestazione della coccarda tricolore.
Ci e vi risparmiamo la solita musica su formula e collocazione temporale di un Coppa Italia che il Genoa ha il dovere e il diritto di onorare fino alla fine. Magari dando fondo a uno slancio di fantasia che potrebbe proiettarlo, dopo un avventuroso e stuzzicante percorso, addirittura alle porte dell’Europa.
Sognare, certo, ma soprattutto affrontare da Grifone questa sfida in gara secca dove tutto può succedere. Non solo sulla carta. Perché, nel turbinio di organici tartassati dagli infortuni e di una calendarizzazione complicata per tutti, davvero nulla può essere dato per scontato. Soprattutto se non sei favorito dal pronostico.
Dalla parte rossoblu c’è poi la forza di una tradizione favorevole contro la Lazio all’Olimpico. Senza andare tanto in là col tempo, basti ricordare che 3 dei 4 punti fin qui ottenuti in campionato lontano dal Ferraris arrivano proprio da questo stadio. Era la fine di agosto e il Genoa di Retegui si toglieva un’immensa soddisfazione piazzando quello che – però – ad oggi rimane l’unico colpaccio esterno.
Se Gilardino probabilmente non farà i salti di gioia per giocare questa partita nel mezzo di un periodo che definire delicato è il minimo, il suo collega Sarri, anch’egli alle prese con una situazione infermeria degna della massima attenzione, si trova davanti un quadro ancor più complesso, dovendo gestire pure la coda della prima fase di Champions League.
La lista degli indisponibili su entrambe le sponde è davvero importante. In più, bisognerà per forza tenere conto di un turno di campionato delicato sia per la Lazio (sabato a Verona), sia per il Grifone.
Probabile spazio dall’inizio per Malinovskyi, assente domenica a Monza per squalifica e pure per Leali, Thorsby, Martin, Matturro e Kutlu. Formazioni tutte da inventare, tenendo conto di mille variabili. In questo contesto, ecco che un Genoa bilanciato, convinto e determinato, può veramente ambire a giocarsi fino in fondo la qualificazione ai quarti di finale. Dove poi troverebbe la vincente di Roma-Cremonese.
Osare, insomma, vivere la Coppa Italia come un’occasione di grandezza e non come una scocciatura. Al resto, se sarà destino, ci penseranno gli dei del pallone.