di Laura Rovellini
Un Gilardino comprensibilmente corrucciato quello che si è presentato alla stampa nel post partita di Cagliari – Genoa: “C’è amarezza, dispiacere per l’epilogo e il risultato. Dopo un primo tempo equilibrato, il secondo tempo è stato certamente più vivace. Abbiamo commesso troppi errori sulle due reti del Cagliari, nel momento in cui avevamo ripreso la partita, avremmo dovuto mantenere alta l’attenzione. Così non è stato: abbiamo commesso alcune imperfezioni sui loro gol e poi sul finale, gli ultimi sette otto minuti, ci sono state due o tre situazioni molto importanti in cui dovevamo segnare”
“Sacrificio, determinazione, voglia di portare a casa il risultato e sotto questo punto di vista non posso rimproverare nulla ai ragazzi, è normale, dobbiamo crescere, dobbiamo lavorare. Per fare questo tipo di Campionato e rimanere in serie A ci sono dei dettagli da limare, delle correzioni da fare, c’è da rimanere per 95 minuti sempre lucidi e coscienti di quello che dobbiamo fare all’interno della gara. Oggi abbiamo commesso un po’ troppe imperfezioni anche se poi la reazione c’è stata e i ragazzi in questo sono stati bravi. Dobbiamo ripartire, voltare pagina, già da domani, fra cinque giorni saremo ancora in campo, davanti al nostro pubblico, una gara importante come tutte del resto e ci faremo trovare sicuramente pronti”
Un Gilardino che a differenza di Ranieri ha potuto attingere poco dalla panchina: “è normale che quei tre/quattro giocatori assenti sono giocatori importanti ma adesso il mio pensiero è solo per il futuro e per correggere gli errori commessi oggi”
L’importanza del gruppo unito: “non cerco e non creo alibi, non è nella mia volontà, nel mio lavoro, tengo tutti dentro al gruppo, cerco di farli sentire tutti importanti, è una cosa fondamentale”
Albert croce e delizia
Gilardino così definisce Gudmundsson, “ha fatto un gol incredibile, ha perso il duello in occasione del gol del Cagliari, ha creato tante situazioni favorevoli, è un giocatore che ci teniamo stretto perché ha qualità e grazie anche al lavoro e alla bravura dei compagni ha modo di esprimersi al meglio”
Malinovskyi, Puscas e Bani
L’allenatore rossoblù ha ricordato come molte delle scelte fatte oggi sono state un po’ forzate perchè alcuni giocatori come Puscas a causa di crampi patiti durante la gara di Coppa Italia ed Ekuban alle prese con problemi vari non erano al meglio; in conseguenza a questa situazione è stato pensato un nuovo ruolo in campo per Malinovskjy: “ha lavorato bene soprattutto nel secondo tempo da mezz’ala, potrà darci molto quando sarà al top della condizione”, afferma Gilardino.
Dalla conferenza stampa post partita di Gila anche la conferma che Retegui e Messias non saranno ancora disponibili per la partita con il Verona, ci saranno invece Bani, oggi squalificato e alle prese con un problema al quadricipite, e Jagiello.
Ora l’attenzione si sposta verso la gara di venerdì al Ferraris con un Genoa che in casa, anche sulla spinta del proprio pubblico, ha davvero una marcia in più.
Di umore completamente diverso alla fine della gara l’allenatore del Cagliari Claudio Ranieri che ha espresso tutta la sua soddisfazione per la vittoria: “Sono particolarmente contento per i tre punti. Avevo sottolineato ai ragazzi che non non volevo prendere gol perchè prima o poi noi avremmo segnato. Gudmundsson è fortissimo, ogni volta che tocca palla è un pericolo. Ora il Cagliari è rinato, abbiamo voltato pagina, dobbiamo pensare alla Juventus che è la squadra che lotta per lo scudetto perchè non ha le Coppe. Sarà una partita difficile”. Il pensiero ritorna poi alla partita con il Frosinone: “Vedremo a fine stagione se è stata uno spartiacque o se invece il Mar Rosso ci affogherà”.
Continua Ranieri: “I tre punti che sono il sale del lavoro settimanale, per noi che siamo ancora in posizione scomoda. E sono felice anche per Oristanio, per Viola che l’anno scorso è stato male e metterlo dentro era difficile ma gli ho detto di farsi trovare pronto perché ha personalità e una tecnica superiore alla media. Ci ha portato anche lui in A e adesso si sta ritagliando questo spazio dietro alle punte alternandosi con Mancosu. E’ uno spettacolo vedere come si allenano i giocatori esperti, sono l’essenza del mio spogliatoio poi però io devo fare delle scelte senza essere legato a chi mi ha portato in A e questo i miei ragazzi lo capiscono molto bene”, ha concluso il tecnico dei sardi.